Qualunque proibizione aumenta il valore soggettivo che il singolo attribuisce alla cosa proibita e quindi ne accentua il desiderio, affermano gli specialisti in Scienza dell'Alimentazione. Per questo, concedersi il consumo di alimenti definiti "proibiti" costituisce una trasgressione che migliora l’umore e fa sentire più liberi di poter mangiare ciò che si desidera senza sensi di colpa. L’unico accorgimento è che questi “strappi” alla regola siano ben regolati e sopratutto consapevoli. Il disordine alimentare non è una trasgressione ma una abitudine errata che fa aumentare di peso e nuoce alla salute.
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