"C’era una volta tanto tempo fa una ragazza di nome Alice, questa ragazza era molto gentile e affettuosa.
Un giorno Alice va in una foresta, c’era molta nebbia, faceva tanto freddo ed era tutto buio. Alice aveva molta paura (si era persa!), ad un tratto sente dei passi, era una strega cattiva, la strega Genoveffa prese Alice senza esitare e la portò dentro una grotta dove teneva prigionieri tanti altri bambini.
La strega li voleva mangiare, perché era l’unico modo per tenersi in vita era mangiare carne umana.
Aveva il naso lungo con tanti brufoli sopra un cappello a punta ed era bassa e curva e i suoi denti neri erano appuntiti e spaventosi.
Arrivò L’uomo della Nebbia, che con un serpente di nebbia accecò la strega Genoveffa e le rubò i bambini. I bambini li faceva lavorare come degli schiavi: gli faceva lavare il “pavimento”, preparare la cena e la colazione.
L’uomo della Nebbia riconosce Alice e Alice riconosce lui, erano padre e figlia. L’uomo della Nebbia va a casa con Alice e lascia andare via tutti gli altri bambini però disse: -Appena arriverete a casa non dovete dire niente di quello che è accaduto- .
E vissero tutti felici e contenti.
Questa storia ci insegna che se uno è cattivo forse è perché gli manca qualcosa."
Giorgia Destino (III elementare)
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