
Ha senso oggi parlare di blog e siti personali?
Se voglio tenere un diario, c'è Facebook. Se voglio un album fotografico, Instagram. Se voglio pubblicare un video, YouTube.
Voglio mettere in luce le mie competenze? LinkedIn. Buttare giù una riflessione veloce? Twitter.
Il blog è morto? Si è frammentato in tante piattaforme che del blog hanno assunto alcuni tratti e alcune funzionalità di base.
Ma non è più blog; ognuna offre caratteristiche e funzioni specifiche che ne hanno favorito solo la diffusione di massa.
Con i social network ognuno di noi ha conquistato un'esposizione infinita, ma si è chiusa in tanti "recinti chiusi" dove ha perso unità di spazio, libertà e indipendenza.
Eppure la Rete, specie con l'open source è ancora un luogo libero, aperto e flessibile che può restituire agli autori il controllo su contenuti, tempi, modi e proprietà di quanto pubblicato online.
Su questo blog dirò poche cose, niente di immortale; solo quello che mi viene in mente e voglio condividere.
Ogni tanto, la sera, con i pensieri che corrono darò spazio alla tastiera del mio personal, rigorosamente equipaggiato con open source, naturalmente.
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