"La maggior parte delle situazioni in cui ci mettiamo
non si sarebbero mai spinte così lontano se non le avessimo aiutate"
José Saramago

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Migliorare la performance atletica è desiderio di molti sportivi, qualsiasi sia l’attività svolta e qualsiasi sia il livello raggiunto, amatoriale o agonistico. Se il desiderio è lo stesso, tuttavia, gli scopi non lo sono. L’atleta professionista che dedica la propria vita al miglioramento delle prestazioni per conseguire il massimo successo sarà chiaramente sottoposto a grandi pressioni, nel momento in cui si gioca tutto nel breve spazio di una competizione. Inoltre, al suo personale successo è associato quello di un numeroso staff di collaboratori e, per gli sport più popolari, persino l’orgoglio nazionale. Non ultima, naturalmente, la componente economica, spesso rappresentata da numeri a sei/sette cifre.
Se i fini per il miglioramento sono diversi, anche le motivazioni dovrebbero esserlo: si suppone che la grande massa dei praticanti amatoriali svolga attività sportiva solo per il divertimento e il relax. Tuttavia, gli addetti ai lavori sanno bene che c’è anche dell’altro: le motivazioni all’impegno sportivo, molto spesso, sono più profonde; c’è un desiderio di migliorarsi che parte dall’esterno del corpo e raggiunge i luoghi interiori dell’autostima e dell’equilibrio personale. Inoltre, rispetto al passato, le persone hanno a disposizione competenze più elevate, istruttori aggiornati che si avvalgono di tecnologie ed esperti....

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